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Cos’è Dimat

Grafico differenziazioneSi tratta di una concreta proposta pedagogica e didattica che vuole favorire l’insegnamento-apprendimento differenziato in ambito matematico, tenendo conto, entro limiti praticabili in situazione collettiva, delle caratteristiche degli allievi (diversità dei ritmi, delle possibilità e delle modalità di apprendimento; strategie diverse di risoluzione dei compiti e di interazione socio-affettiva; gradi diversi di autonomia, capacità di autovalutazione e capacità metacognitive da parte degli allievi), delle esigenze e dello stile di insegnamento del docente, oltre che degli obiettivi essenziali del programma di matematica del secondo ciclo.
DIMAT propone la traduzione concreta, operativa, in termini di prestazione, utile per la programmazione del docente e comprensibile tanto per i genitori che per gli allievi, in vista di una graduale assunzione del loro apprendere, degli obiettivi di padronanza del Programma.

L’approccio (che non è da considerare un metodo) si propone, in uno spirito di flessibilità, di piena libertà per il docente, di essere una risorsa e di fornire degli aiuti precisi all’insegnante, in particolare:

– un insieme di materiali “concreti” (oggetti, strumenti, giochi,…);
di attività (problemi, situazioni di scoperta-ricerca, attività o esercizi di preparazione e di ripresa-rimediazione);
di strumenti di valutazione utilizzabili direttamente dall’allievo e dal docente (profilo di prestazione, diario di lavoro, fogli di valutazione, di auto-valutazione, progetto di lavoro…);
di suggestioni pratico-teoriche (testo di accompagnamento e guida per il docente).

Disponendo sin dall’inizio della terza elementare, di una tabella di valutazione illustrante i contenuti fondamentali del programma dell’anno, distinti in tre livelli di difficoltà (F, M , D), l’allievo impara gradualmente a scegliere l’attività da svolgere, a rappresentarsi i compiti o i problemi da affrontare, a collaborare con i compagni, a programmare e regolare il proprio apprendimento, a formulare dei progetti di lavoro, a chiedere l’aiuto del docente quando è necessario e ad autovalutarsi.